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Immagine del redattoreMARCO FOSCHI

Le auto sotto i 15Mila € non esistono più. Perchè il mercato è cambiato?

Aggiornamento: 26 set 2023

Troppi grammi per km di co2 emesse e multe salate. Se ce la fai compri, se non ce la fai devi rivolgerti al mercato dell'usato (In forte rialzo di prezzi)



Esaminando gli anni 2019 - 2022 si posso trarre i dati del nuovo trend di mercato.

Nel 2019 la produzione di nuove auto si attestava intorno a 1,9mln, nel 2022 a 1,3Mln


1/3 di produzione in meno


La fascia di prezzo 20-35Mila € è rimasta pressochè stabile come incidenza percentuale di vendite passando dal 43 al 42%, ma i cambi di equilibiro si sono registrati ai poli del listino.

Dal più basso al più alto

La fascia di prezzo oltre i 35Mila € è passata da 280Mila a 400Mila vendite registrando il raddoppio dell'incidenza totale e passando dal 15 al 31%.

Mentre la fascia più bassa ovvero sotto i 14Mila è sparita mente nel 2019 era presente al 7%.

La scelta di nuovi modelli fino a 20Mila € è drasticamente scesa


Mentre inizialmente il rialzo dei prezzi è stata attribuito alle questioni inflazionistiche e alla difficile reperibilità dei chip oggi si può fare una nuova analisi più accurata sullle leggi di produzioni e ai vincoli a cui sono sottoposti le case automobilistiche.


Le nuove barriere da rispettare sull'inquinamento hanno variato in maniera definitiva il mercato.


Se le case automobilistiche vendessero tutte le auto che il mercato chiede, ovviamente non ai prezzi attuali ma neppure a quelli di saldo degli anni scorsi, ci sarebbe un mix troppo sbilanciato sulle termiche classiche, sforando i limiti imposti dalla politica: troppi gr/km di CO2 e multe salate.


La scarsezza genera il classico rialzo di listino sul nuovo e ovviamente genera un nuovo traino per il mercato dell'usato, più accessibile ma assolutamente in rialzo

(Con picchi fino al 50% in più)

L'usato a maggio ha segnato un incremento del 9,6% rispetto allo stesso periodo nel 2022.



La nuova strategia

- PRODUZIONE

- VENDITE

+ LISTINO PIU' ELEVATO


Per le case automobilistiche infatti i parametri sono cambiati


MULTE: 95€ PER OGNI GRAMMO DI CO2

La normativa europea prevede quindi un sistema di “debiti” e “crediti” che andranno a multare le Case con emissioni medie superiori a 95 g/km di CO2 e a premiare chi invece immatricola auto al di sotto dei 50 g/km, solo elettriche e ibride per intenderci.


Multe elevate che diffondono un vero e proprio panico generale tra i Costruttori: il costo marginale di una singola auto venduta (magari il modello di punta ) sarà superiore alla multa inflitta?


Esempio di impatto sui bilanci


Un costruttore vende100 mila veicoli a livello europeo nell’anno solare 2020 ed ecceda di 5 grammi il limite stabilito; andrebbe quindi a pagare:

95€ moltiplicato 5g moltiplicato 100mila veicoli, ovvero 47,5 milioni di euro


Producendo meno emissioni CO2, le nuove motorizzazioni a gasolio potrebbero contribuire ad abbassare la media delle Case, senza ricorrere alla disperata corsa all’elettrico, soprattutto perché molti Costruttori stanno avviando ora il processo di elettrificazione.

Inoltre, pensare a un improvviso aumento di vetture elettriche circolanti è ancor più anacronistico, dal momento in cui molti Paesi (Italia in primis) non esiste una rete di infrastrutture di ricarica, capace di sostenere una tale diffusione.

COME FUNZIONANO I SUPERCREDITI

Per stimolare il processo di elettrificazione i Costruttori riceveranno degli incentivi per ogni auto venduta che rientri nei 50 g/km di emissioni (elettriche e ibride), accumulando un credito di massimo 7,5 g/km in tre anni.

Per il conteggio annuale della media di CO2 questi veicoli a basse emissioni saranno quindi conteggiati:

  • 2 veicoli nel 2020

  • 1,67 veicoli nel 2021

  • 1,33 veicoli nel 2022

Inoltre è possibile accumulare un ulteriore credito di 7 g/km all’anno per le tecnologie innovative applicate sui veicoli al fine di ridurre le emissioni, come l’alleggerimento dei pesi, interventi sui freni o sui sistemi di climatizzazione.


DEROGHE DELLA NORMATIVA UE

Saranno esonerati dalle sanzioni tutti i Costruttori che immatricoleranno meno di 1.000 vetture all’anno, mentre per quelli che arriveranno fino a 10.000 veicoli venduti potranno richiedere una deroga, proponendo un proprio target, che dovrà poi essere approvato dalla Commissione europea.

Fino a 300.000 vetture immatricolate la deroga corrisponde a una riduzione del 45% delle emissioni medie rispetto ai limiti del 2007.


EROGHE DELLA NORMATIVA UE

Saranno esonerati dalle sanzioni tutti i Costruttori che immatricoleranno meno di 1.000 vetture all’anno, mentre per quelli che arriveranno fino a 10.000 veicoli venduti potranno richiedere una deroga, proponendo un proprio target, che dovrà poi essere approvato dalla Commissione europea.

Fino a 300.000 vetture immatricolate la deroga corrisponde a una riduzione del 45% delle emissioni medie rispetto ai limiti del 2007.


ll mercato elettrico è ancora marginale ma in crescita


I listini sono ancora elevati in rapporto ai redditi medi

Secondo quanto dichiarato da Timar Guell, responsabile della politica energetica della IEA, i prezzi delle citycar o dei modelli più piccoli a batteria scenderanno di prezzo per competere con quelli delle auto con motore endotermici in Europa nel 2025/26


La più economica al momento è la Dacia Spring. Vettura della Casa del Gruppo Renault è infatti proposta a partire da 21.450 euro, risultando l’auto elettrica più economica del 2023. A poca distanza troviamo la cugina Renault Twingo E-Tech Electric, venduta a 22.950 euro, mentre la recentemente lanciata DR 1.0 EV si propone tra le più basse a livello di prezzi delle auto elettriche del 2023, con i suoi 25.200 euro.


La quota delle auto elettriche nel mercato automobilistico complessivo è passata da circa il 4% nel 2020 al 14% nel 2022. E che sulla base delle ultime proiezioni dell'Aie è destinata ad aumentare qnel 2023 fino al 18%

In italia si attende una crescita di 1 milione di elettriche all'anno a partire dal 2025, secondo lo studio sulla mobilità elettrica di ASviS


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